Roma in profondo dolore per piangere il licenziamento della leggenda del club di 58 anni

Dolore nel mondo del calcio: all’età di 88 anni, è scomparso Giacomo Losi, ex difensore della Roma. L’ex difensore centrale aveva conquistato il cuore dei tifosi romanisti con il soprannome di “Core de Roma”, a dimostrazione dell’affetto che gli nutrivano. Per circa 40 anni, è stato il giocatore della Roma con più presenze, prima di essere superato da Francesco Totti e dall’attuale allenatore Daniele De Rossi. La famiglia dell’ex capitano della Roma dal ’54 al ’69 ha annunciato la sua scomparsa tramite il nipote, Massimo Liofredi.

Il motivo del suo soprannome non spiega solo come si è guadagnato l’affetto dei tifosi, ma anche quanto amasse la maglia della Roma.

Durante una partita con la Sampdoria, si infortunò a una gamba, ma rimase in campo a difendere la porta poiché le sostituzioni per infortunio non erano consentite dal regolamento.

L’annuncio

“Lo zio Giacomo è andato in paradiso stasera”, ha ricordato Massimo Liofredi, “È rimasto attaccato alla maglia della Roma fino alla fine, per la quale nutriva un amore incommensurabile e che ha continuato a seguire in ogni occasione. Per tanti anni è stato il giocatore più rappresentativo della Roma, battuto al fotofinish dai grandi Francesco Totti e Daniele De Rossi”. Losi lascia la moglie Luciana Renzi, il figlio Roberto e i nipoti.

L’addio alla Roma

“Ci hai sempre amato, ti abbiamo sempre amato. Addio Capitano, sarai per sempre nei nostri cuori”. È il messaggio di cordoglio della Roma sui social per la scomparsa di Losi, scomparso oggi all’età di 88 anni.

La carriera

Nato a Soncino (Cremona) il 10 settembre 1935, Losi esordì come calciatore a 14 anni con la Soncinese come mezzala. Nel 1951 fu acquistato dalla Cremonese per 500 mila lire. Giocò a Cremona per due stagioni, vincendo la serie C e distinguendosi soprattutto nel ruolo di terzino, tanto che nel 1953 fu acquistato dalla Roma per 8 milioni di lire. Debuttò in Serie A a Roma contro l’Inter il 20 marzo 1955. Dalla stagione 1955-1956 divenne titolare della squadra e lo rimase quasi sempre fino al termine della carriera. Giocò con la Roma fino al 1969, collezionando complessivamente 386 presenze, di cui 299 da capitano, senza mai ricevere alcun provvedimento disciplinare (fu ammonito solo nell’ultima partita disputata).

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